comunicato stampa, 10 aprile 2010

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emergencyportogruaro
view post Posted on 11/4/2010, 11:55




Avrei voluto che questo intervento parlasse solo di quanto siamo grati a tutte le persone che hanno partecipato alla proiezione di "Domani torno a casa".

E invece è necessario lasciare spazio ad una notizia che ci riempie d'amarezza: l'arresto di tre operatori di Emergency a Lashkar-gah da parte della polizia e dei servizi segreti afgani.

Riporto il comunicato stampa pubblicato dal sito ufficiale di Emergency [www.emergency.it] e l'intervista che Repubblica [www.repubblica.it] ha rivolto a Gino Strada, fondatore di Emergency.

Milano, 10 aprile.
Oggi pomeriggio uomini della polizia e dei servizi segreti afgani hanno fatto irruzione nel Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah, nella provincia meridionale di Helmand. Tre dei nostri operatori, cittadini italiani, sono stati prelevati attorno alle 16.30, ora afgana.
Non siamo finora riusciti ad avere un contatto telefonico con loro. Nell’unico contatto avuto con uno dei cellulari in uso ai nostri operatori ha risposto una persona che si è qualificata come ufficiale delle forze armate britanniche e che ha detto che gli italiani stavano bene ma che - al momento - non si poteva parlare con loro.
Altri cinque dei nostri operatori, tra cui quattro italiani e un indiano, sono al momento nell’abitazione dello staff internazionale e sono in costante contatto telefonico con il nostro staff a Milano.
Né le autorità afgane né rappresentanti della coalizione internazionale si sono messe in contatto con noi per spiegarci le ragioni di questo prelevamento.
Abbiamo appreso da un lancio di agenzia dell’Associated Press che alcune persone, tra cui cittadini afgani e “due medici italiani”, sarebbero state arrestate con l’accusa di avere complottato per uccidere il governatore della provincia di Helmand.
L’accusa ci sembra francamente ridicola e siamo assolutamente certi che la verità verrà presto accertata.
Fermo restante la libertà del governo afgano, delle forze di polizia afgane e dei servizi di sicurezza di svolgere tutte le indagini del caso, chiediamo l’assoluto rispetto dei diritti dei nostri operatori, locali e internazionali. Si tratta di persone che da anni lavorano, per assicurare cure alla popolazione afgana. Chiediamo pertanto di rispettare i loro diritti, per primo il diritto di comunicare con noi e farci sapere dove si trovano e come stanno.

Emergency è presente in Afganistan dal 1999 con tre centri chirurgici, un centro di maternità, una rete di 28 centri sanitari.
A Lashkar-gah, Emergency è presente dal 2004 con un centro chirurgico per vittime di guerra, che in questi anni ha curato oltre 66mila persone
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"Si tratta di una sporca e oscura manovra. Ma la cosa più sconvolgente è che l'Italia da otto anni ha truppe in Afghanistan per sostenere un governo che muove accuse contro medici italiani e li arresta e non c'è un rigo di commento, una presa di posizione, una richiesta di liberazione immediata o una nota di protesta da parte della diplomazia italiana". Gino Strada prova a trattenere la rabbia per le accuse "assurde" mosse contro gli operatori italiani arrestati ieri nell'ospedale di Emergency a Lashkar Gah, ma non ci riesce. Ancor di più, "con tutto quello che l'organizzazione fa da anni per la popolazione afgana", lo lascia perplesso il silenzio del governo italiano.

Strada, siete riusciti a chiarire la dinamica dell'arresto?
"Sono circa otto ore che non sappiamo nulla del nostro personale e che nessuno riesce a contattarlo. C'è il consueto rimpallo di responsabilità. I comandanti dell'Isaf che prima avevano detto di aver coordinato l'operazione adesso ci dicono che non hanno alcuna possibilità d'intervenire perché è tutto in mano alle forze afgane e ci invitano a rivolgerci a loro".

Eppure al telefono di uno dei tre operatori italiani arrestati avrebbe risposto un militare britannico.
"A maggior ragione. Se sono coinvolti, che ci facciano parlare con i nostri medici o che consentano alla Croce rossa internazionale di andare a vederli".

Il governatore della provincia di Helmand ha dichiarato che lo staff di Emergency avrebbe pianificato un attentato contro di lui finanziato dai Taliban. Come commenta le accuse?
"Accusare un medico responsabile dei progetti di Emergency, che tra l'altro ha passato anni della sua vita a salvare vite umane in Afghanistan, di essere stato pagato dai Taliban per preparare un complotto per assassinare il governatore è come dire che il Presidente della Repubblica italiana è stato sorpreso a rubare in un negozio di giocattoli".

Nell'ospedale però sono stati rinvenuti esplosivi e armi.
"La possibilità che siano stati trovati esplosivi non è da escludere a priori. Se volessi anch'io potrei portare esplosivi in qualsiasi ospedale italiano e poi chiamare la polizia. Qualcuno dello staff afgano può averli di certo portati. Cosa ci vuole a corrompere qualcuno? Ma da lì ad avallare in qualche modo l'ipotesi che medici italiani possano essere i capi di questo complotto mi sembra una cosa che va al di là del pensabile".

La perquisizione sarebbe stata dovuta a una soffiata. Siete riusciti a saperne di più?
"Non è chiaro nulla salvo il perché. C'è la voglia di allontanare Emergency da quella zona visto che per anni è stata l'unica presenza occidentale ed è tuttora l'unica italiana. Perché è scomoda. Perché ha detto che lì si stanno massacrando civili, che si è impedito ai civili di raggiungere gli ospedali etc".

Quindi il complotto non sarebbe degli operatori italiani a danno del governo locale, ma del governo locale a danno di Emergency?
"Io non vedo altra interpretazione possibile dal punto di vista della logica".



a presto,
appena ci saranno novità ne scriveremo anche qui.
diffondete la verità!
 
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